lunedì 16 maggio 2016

Una T-5 che vuole diventare una R

La T5 dell'amico Valentino dopo 21 anni ha deciso di cambiare identità....
Basta look sobrio, sospensioni ovattate ed assetto turistico!
Da oggi spazio alla sportitvità!
A livello estetico, esternamente, T-5 e T-5R differiscono per pochi particolari: pararurto anteriore col "labbro", cerchi in lega da 17" e listello sopra targa in tinta con la carrozzeria.

Fuori produzione da anni; a causa della sua delicatezza, e dei pochi centimetri dal suolo, il paraurto "labbrone" ormai è un pezzo introvabile, chi ne possiede uno lo tiene di scorta per la sua R oppure lo vende a prezzi improponibili (500euro o più); tra i miei ricambi ne avevo uno, proveniente da una R verde petrolio ed in seguito ridipinto in blu. Era comunque in pessime condizioni; con le classiche strisciate sugli angoli ed una buona dose di colpetti da pietrisco


abrasioni, rigature fino alla plastica e chi più ne ha più ne metta!

I cerchioni "Titan" da 17" sono un altro oggetto di culto per gli amanti della 850; in commercio se ne trovano ancora, quasi mai a buon mercato, ma la maggior parte ha avuto una vita "difficile", strisciate contro i marciapiedi, buche, sassi.
Ecco come si presentavano quelli che ha trovato Online Valentino e che mi  ha fatto spedire direttamente a casa:






Non resta che mettersi al lavoro!

Primo STEP: carteggiatura e riparazione delle abrasioni  più grandi sul paraurto

Secondo STEP: prima mano di fondo sul paraurto

Terzo STEP: Stuccatura delle imperfezioni e carteggiatura con carta abrasiva grana 240


Quarto STEP: seconda mano di fondo e carteggiatura finale con grana 320 prima e 500 dopo

Quinto STEP: applicazione della due mani di  base opaca e subito a seguire delle due mani di trasparente; poichè la T5 di Valentino ha una una vernice con finitura piuttosto "bucciosa" ho cercato di riprodurre la stessa buccia sfalsando leggermente le regolazioni della pistola ed abbondando con la vernice trasparente; in fase di lucidatura dovrò poi rimuovere buona parte del trasparente in eccesso livellando così la buccia ad un livello intermedio



Sesto STEP: pittura della parte grezza e lucidatura finale, per ridare tono alla parte non verniciata, dopo averla carteggiata in maniera non troppo aggressiva per evitare che la plastica facesse i classici "riccioli" ho applicato un vernice apposita per paraurti e fascioni che da un effetto goffrato; è molto importante, nella carteggiatura e stuccatura delle parti goffrate, lasciare sempre un grado di ruvidità piuttosto elevato; infatti se si utilizzano carte troppo fini le parti stuccate, anche dopo l'applicazione della pittura goffrata appariranno molto più liscie del resto.  Dopo aver rimosso gli "sporchini" con un tampone grana 800 ed uno 1200, considerata la complessità del pezzo, gli interstizi difficili da raggiungere ed i raggi di curva piuttosto stretti per la lucidatura ho utilizzato un procedimento con plattoretti morbidi  a grane crescenti da 2000, 3000 e 4000; a seguire una prima passata con pasta abrasiva a grana grossa ed una a finire con grana fine; il risultato finale è una finitura grassa con una buccia  di onda lunga e molto dolce che da l'impressione di ricchezza



ed ora e' tempo di affrontare i cerchioni:

Primo STEP: carteggiatura grossolana delle abrasioni con disco lamellare (in alcuni punti) grana 120 e carte abrasive 120 e 240

Secondo STEP: Stesura della prima mano di fondo

Terzo STEP: stuccatura delle imperfezioni residue, carteggiatura con grana 240 e stesura della seconda mano di fondo





Quarto STEP carteggiatura finale con grana 320 prima e 500 dopo

Quinto STEP: stesura della verniciatura finale; ho scelto una pittura poliuteanica bicomponente con effetto semilucido (griglio metallizzato RAL 9007 rifrattività 30 gloss) leggermente più chiara rispetto alla tinta originale ma che secondo me meglio si abbina col blu profondo della carrozzeria.
La vernice poliuretanica ha buone caratteristiche di resistenza sia all'abrasione che ai prodotti chimici e rispetto al classico ciclo base opaca + trasparente ha sia pregi e che difetti: i punti di forza sono il prezzo decisamente più economico e la rapidità di applicazione, sono infatti sufficienti due mani di prodotto al posto della classiche 4 del ciclo base opaca; per contro la brillantezza del prodotto è inferiore (nel mio caso questo era un punto a favore, desiderando appunto una finitura semi lucida), la finitura è un po' più grossolana e non si possono riprodurre tutte le tinte ma soltanto alcune di esse (di solito contenute in tabella RAL)
Alla fine il  risultato è venuto esattamente come lo volevo:




:



ED ORA NON RESTA CHE IL MONTAGGIO!


 Ma che bella QUASI-"R"!!!!
Non resta che procurare un bell'assetto ora!


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